Il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti – intervenendo a Radio24 – conferma che il governo ha ricevuto il rapporto da Carnival in cui si indica il porto di Genova per lo smaltimento del relitto.
“La Carnival – afferma- “oggi ci propone di smaltire la Concordia a Genova. Confermo“.
“Entro il 16 giugno – ha aggiunto Galletti – ci sono passi ulteriori da fare”, cioè dare tutte le autorizzazioni per valutare “in maniera definitiva la proposta. Il rischio Turchia esiste sempre ma lo abbiamo attenuato di molto”.
Il ministro speiga che “ci sono passi ulteriori da fare perché ognuno per le proprie competenze, cioè il ministero dell’Ambiente per la tutela dell’ambiente, quello dei trasporti per i rischi del trasporto e anche gli enti locali e le regioni interessati si ritroveranno entro il 16 giugno per valutare questa proposta che Carnival ci ha avanzato in maniera definitiva.Dobbiamo dare tutte le autorizzazioni necessarie“.
Il ministro ha ribadito di essere “abituato in queste questioni tecniche ad affidarmi ai tecnici. Oggi la proposta è oggetto di questi approfondimenti per vedere quale rischio ambientale e non solo esiste, per vedere se questo piano è fattibile o meno“.
In quanto ai tempi per il trasferimento del relitto, Galletti ritiene che “possano essere rispettati. Non sono disponibile – ha però avvertito – a mettere a repentaglio l’ambiente per impiccarmi a una data. Nelle fasi che ci aspettano dobbiamo essere sicuri entro un mese di poter avere tutte le garanzie, anche ambientali, sufficienti per poterlo fare. Poi c’e’ la questione meteo e lì faccio più fatica…“.
In relazione alle osservazioni del presidente della Regione Toscana Rossi, che considera meno pericoloso trasferire la Concordia al porto di Piombino, in quanto più vicino all’isola del Giglio, il ministro Galletti ha detto di non volere “che diventi guerra fra i porti, l’importante è che la Costa resti in Italia“.
“Non ci siamo dimenticati di Piombino – ha detto Galletti riferendosi a Rossi – abbiamo fatto un accordo di programma su Piombino molto importante, con un investimento di più di 220 milioni di euro di cui 50 dal mio ministero. Ognuno deve valutare quella proposta della Carnival nell’interesse del Paese non del singolo porto perché il rischio Turchia esiste sempre“.
Rischio che “oggi abbiamo attenuato di molto, molto, molto ma nella confusione – ha concluso – può sempre venire fuori di tutto“.
Noi continuiamo a vederla quasi come una telenovela infinita: ogni giorno esce una notizia “certa” per poi essere smentita il giorno dopo, e ricomparire di nuovo.
Ci sono in ballo interessi economici non da poco da parte di tutte le parti in causa e crediamo che nessuno cederà se in cambio non avrà qualcosa di concreto. E intanto, quasi sottovoce, i lavori di sistemazione dei cassoni continuano.